Gigi Proietti e San Filippo Neri, quella dolce somiglianza tra i due

E così ci lascia anche Gigi Proietti, attore, comico, doppiatore, cantante, regista, insomma: un vero e proprio monumento vivente della storia culturale italiana. Nella sua lunga e gloriosa carriere, il maestro Gigi ha interpretato tantissimi personaggi perlopiù gente comune ma anche personaggi di un certo calibro sia sul palcoscenico, di fronta la macchina da presa o in sala di doppiaggio. Ma c’è un personaggio, un santo, che merita davvero tanta attenzione, stiamo parlando di San Filippo Neri.

Non andiamo troppo lontano nel tempo, ci troviamo infatti nel 2010 quando in prima serata su Rai 1 va in onda la mini fiction: “Preferisco il Paradiso”, ispirata alla vita di San Filippo Neri, il santo della gioia. Quella gioia che Proietti è riuscito a trasmettere nella sua interpretazione di questo santo che molto aveva in comune con l’attore romano. “San Filippo Neri fuggiva l’ufficialità, il ruolo, il crescere di grado – aveva affermato Proietti a Tv 2000 e aggiungendo – qualcosa di simile ce l’ho anche io. Non a caso con il regista della fiction Campiotti, mettemmo il titolo ‘Preferisco il Paradiso’, perché a San Filippo volevano offrire la porpora, ma lui disse: “no grazie, preferisco il Paradiso” che poi è la sintesi della personalità di un grande cristiano”.

Gigi Proietti non parlava molto della sua fede anche se qualche volta si era lasciato scappare qualcosa ad una domanda incentrata proprio su questo argomento: “A questa domanda potrei rispondere per giorni. È evidente che facendo questi film sono venute fuori un po’ di cose passate e legate alla mia vita: il ricordo è quello dell’oratorio, poi ci sono stati gli allontanamenti, gli scismi come capita ad alcuni. Continuo a pensare che Gesù Cristo sia stata la figura più rivoluzionaria della storia. Diciamo che negli ultimi anni si sono intensificate in me delle domande, penso più spesso al trascendente, sarà l’età che avanza?”. Il suo San Filippo Neri non è mai sceso nella banalità e quell’ironia interpretata, riprendeva probabilmente la stessa di uno dei santi più importanti della storia della chiesa, il tutto con estrema delicatezza nel trattare argomenti particolari.

 

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