Museimpresa, l’Italia delle culture d’impresa inclusiva e sostenibile

L’impresa italiana va in rete, raccontata attraverso gli archivi e i musei delle realtà imprenditoriali che hanno fatto e che fanno la storia del Paese. Storie straordinarie di donne e di uomini che hanno inventato, sperimentato, prodotto e costruito ricchezza, lavoro, relazioni sociali.

È un crogiolo di straordinaria memoria quello avviato da Museimpresa, l’Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa. Nata a Milano nel 2001 per iniziativa di Assolombarda Confindustria, il progetto ha l’obiettivo di individuare, promuovere e mettere in rete le imprese che hanno scelto di privilegiare il proprio patrimonio culturale all’interno delle proprie strategie di comunicazione.

Una realtà associativa fortemente voluta dall’allora vicepresidente di Assolombarda Carlo Camerana, che dal 1999 al 2001 ha ospitato nella sede milanese il gruppo dei fondatori che ne ha elaborato le premesse metodologiche.

Antonio Calabrò

Le nostre imprese – spiega Antonio Calabrò, presidente di Museimpresa – disseminate su tutto il territorio nazionale hanno sempre avuto la bellezza quale elemento distintivo. Entrare dentro a questi musei è come incontrare gli uomini e le donne che vi hanno prestato la propria opera“.

 

Il racconto

Le aziende e gli enti che aderiscono a Museimpresa offrono una ricca panoramica della storia produttiva, culturale e progettuale del nostro Paese e delle sue eccellenze nei principali settori del made in Italy: design, food, moda, motori, economia e ricerca.

Il racconto dell’impresa e dei suoi protagonisti è affidato ai documenti tecnici, amministrativi, commerciali, ai materiali iconografici, ai prodotti e ai macchinari conservati e valorizzati all’interno degli archivi e dei musei d’impresa. Segni materiali che possono considerarsi a tutti gli effetti beni culturali, espressione delle valenze etiche ed estetiche dell’impresa e della capacità di innovazione, che dal passato si trasmette al presente.

 

L’impresa quale soggetto sociale attivo nel territorio

L’impresa è una comunità – continua il presidente Calabrò – È un soggetto sociale attivo con forte senso di responsabilità che ha un rapporto diretto con i territori, i fornitori e con le persone che lavorano. Dire che l’impresa non si ferma significa mettere l’impresa all’interno dei grandi circuiti culturali del Paese. Perché fare impresa vuole dire fare cultura”.

E la mission di Museimpresa è impernata nella promozione della politica culturale dell’impresa attraverso la valorizzazione degli archivi e musei d’impresa e la diffusione di standard qualitativi. Una promozione che mira allo scambio di conoscenze e di esperienze tra la comunità museale, le imprese, le istituzioni culturali e il grande pubblico.

 

Affacciarsi sul dopo Covid-19

Stiamo vivendo giorni difficili – afferma Antonio Calabrò – di paura, preoccupazione e scoperta della nostra fragilità. Come altri luoghi, anche i Musei d’Impresa sono giustamente chiusi, a tutela della salute del Paese, ma è possibile continuare a frequentarli attraverso i canali digitali dei nostri Associati e di Museimpresa. Vogliamo introdurre, in un momento molto difficile per la vita del Paese, un contributo che tenga conto della essenzialità della cultura, attraverso immagini, racconti e storie delle donne e degli uomini che hanno fatto l’impresa in Italia, sapendo superare anche momenti di grande crisi. Il nostro è un contributo di creatività e di cultura, che vede la memoria come strumento fondamentale del nostro futuro”.

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