A Palermo la meditazione in preparazione alla Settimana Santa a cura del MEC

Tutto è pronto per la meditazione sul Mistero della Pasqua intitolata “La cena di Betania” che si terrà sabato 23 marzo alle ore 19.15 presso il Santuario Madonna dei Rimedi in piazza Indipendenza a Palermo.

L’iniziativa – organizzata dalla comunità palermitana del Movimento Ecclesiale Carmelitano – prevede la lettura di testi redatti dall’Associazione Culturale Archa che verranno accompagnati da canti della Tradizione pasquale della Chiesa e del Carmelo.

L’evento della “Cena di Betania” – spiega Carmelo Carollo, responsabile della comunità del M.E.C. di Palermo – è un modo carmelitano di valorizzare uno dei passaggi più importanti e significati del Vangelo. Attraverso la musica e la lettura di testi vogliamo accompagnare – credenti e non – dentro un percorso che non è solo spirituale, ma soprattutto culturale, aperto a tutti. Crediamo che l’evangelizzazione oggi si svolge anche attraverso il bello e il buono. La fede cristiana non si esprime al di fuori della cultura e c’è bisogno di un nuovo immaginario della fede che attragga tutti. Attraverso la “Cena di Betania” vogliamo ricordare quanto sia importante ad ogni livello ricominciare dalla Bibbia, anche per conoscere sé stessi. E lo facciamo prendendo un episodio che anticipa quella passione, morte e resurrezione, che la liturgia del Triduo Pasquale fra qualche giorno ci farà vivere. Si tratta di un appuntamento per accompagnare Gesù nella settimana di Passione.
”Il giorno delle Palme, quando potevo, mi accostavo alla Comunione cercando di prepararmi l’anima in modo da poter ospitare il Signore, poiché mi pareva che la folla fosse stata troppo crudele quando, dopo averlo accolto con tanto trionfo, lasciò che andasse a mangiare lontano (Relazioni spirituali 26).”
Santa Teresa d’Avila descrive così la sua premura per il Signore nel momento più intenso della Sua vita terrena. Così, mentre la liturgia ripercorre gli eventi della Passione, lei cerca di immedesimarvisi con tutta l’intensità del suo affetto, nel desiderio di offrire ristoro e compagnia a quel Gesù dal quale sa di essere immensamente amata. Speriamo di poter aiutare tutti a saper vivere con questa bellezza la prossima Pasqua
”.

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