Tre giorni con Maria torna in Sicilia, a Catania
Il pellegrinaggio nazionale della statua della Vergine della Medaglia Miracolosa torna in Sicilia.
Proposta dei Missionari Vincenziani d’Italia con lo sguardo rivolto al 2030, bicentenario della prima apparizione della Vergine Maria alla Santa Caterina Labourè
Sarà a Catania il pellegrinaggio nazionale della statua della Vergine della Medaglia Miracolosa, dal 7 al 10 dicembre, ospitata nella parrocchia di Santa Maria della Salute. Spiega il parroco, don Giovanni Mazzeppi: “Con gioia la Comunità parrocchiale Santa Maria della Salute in Catania accoglierà dal 7 al 10 dicembre la statua della Madonna della Medaglia Miracolosa insieme alla comunità dei padri Vincenziani che ci aiuteranno a vivere intensamente questo momento di grazia. Oltre ad alimentare la nostra comune devozione alla vergine Maria e alla Medaglia Miracolosa, che tante grazie ha concesso alle persone che la portano con fede e devozione, ci saranno momenti di catechesi mariane e visita ai malati e sofferenti del quartiere, con una particolare attenzione alle numerose case di riposo di cui il nostro territorio parrocchiale ha la cura pastorale. Inoltre, ci saranno momenti rivolti ai ragazzi che frequentano il catechismo per aiutarli a crescere nella devozione a Maria. Di sicuro questo momento che coincide con il periodo di Avvento aiuterà tante persone a svegliarsi da quel torpore spirituale che purtroppo non permette di vivere con frutto io tempo che il Signore ci concede di vivere”.
Il Pellegrinaggio nazionale della statua della Vergine della Medaglia Miracolosa, di cui Catania è tappa, ha preso avvio lo scorso 11 novembre 2020, in Vaticano, con la benedizione di Papa Francesco in ricordo del 190° anniversario delle apparizioni a Santa Caterina Labouré e guarda al 27 novembre 2030, quando si celebrerà il bicentenario. Era la notte tra il 18 e il 19 luglio 1830 quando Caterina Labouré, una giovane Figlia della Carità di San Vincenzo de’ Paoli, vide la Santa Vergine con cui ebbe un lungo incontro. Ancora il 27 novembre 1830 Caterina Labouré vide la Santa Vergine con un piccolo globo, che rappresenta l’umanità, tra le mani; ne contemplò la bellezza e accolse la missione di far coniare una Medaglia: “le persone che la porteranno riceveranno grandi grazie!”.
Possono aggiungersi nuove tappe a questa iniziativa promossa dai Missionari Vincenziani d’Italia in collaborazione con la Famiglia Vincenziana: coloro che fossero interessati a promuovere un tempo breve di animazione pastorale con due missionari vincenziani e la Sacra effigie della Madonna della Medaglia Miracolosa, possono contattare la Commissione della “Tre Giorni con Maria” all’indirizzo e-mail:tregiorniconmaria@gmail.com
Il programma della “Tre giorni con Maria” nella parrocchia di Santa Maria della Salute a Catania prevede:
Giovedì 7 dicembre: alle 17 l’accoglienza della Statua della Madonna; alle 17.30 e alle 19 la celebrazione delle Sante messe prefestive; alle 21 la Veglia Mariana.
Venerdì 8 dicembre, festa dell’Immacolata Concezione della B.V. Maria: la celebrazione delle Sante messe alle ore 8 – 9 – 10.30 – 12; alle 17.15 Santo Rosario Meditato; alle 18 la celebrazione della Santa Messa.
Sabato 9 dicembre: alle 8 Santa Messa; alle 8.30 la preghiera delle Lodi; dalle 9.15 alle 12 la visita ai malati del quartiere e alle case di riposo che risiedono nel territorio parrocchiale; alle 17 la preghiera mariana del Rosario; dalle 17 alle 18 l’incontro dei bambini del Catechismo con i padri Vincenziani; alle 17.30 e alle 19 la celebrazione delle Sante Messe prefestive.
Domenica 10 dicembre: le Sante Messe domenicali saranno celebrate alle ore 8 – 9 – 10.30 – 12;
alle 17.30 la preghiera mariana del Rosario; alle 18 la Santa Messa; dalle 19 alle 20 la Catechesi a cura dei padri Vincenziani.
Durante questi giorni i sacerdoti saranno disponibili alle Confessioni durante gli orari di apertura della Parrocchia.
Animatori della tappa di Catania saranno padre Rrok Rrok Shporaj CM e padre Mario Sirica CM, missionario vincenziano catanese, che spiega: “La missione “Tre giorni con Maria” che portiamo e viviamo all’interno delle comunità parrocchiali è un’esperienza di grazia. Anche se breve, è un’esperienza che entra in contatto con le emozioni delle persone. Si tratta di un’esperienza che è mirata alla comunità parrocchiale, quella che vive giornalmente o alla domenica l’incontro con il Signore”.
Padre Mario, che è anche membro della Commissione “Tre giorni con Maria”, continua “È una proposta che ravviva la devozione a Maria attraverso la catechesi, il sacramento della riconciliazione, i dialoghi spirituali: quando si riflette su Maria tutto porta a Gesù. È un’esperienza di grazia anche per i parroci che ci chiamano. Spesso mi è capitato di constatare la meraviglia dei parroci nel vedere la grande affluenza in occasione della “Tre giorni con Maria” in questo tempo dove leggiamo che l’affluenza nelle nostre chiese è molto bassa”.
L’obiettivo è ravvivare la comunità che frequenta la parrocchia. Quando c’è la possibilità di organizzare momenti di incontro anche con altre realtà cittadine ecco che la missione inizia a prender contatto con situazioni più lontane. I missionari vincenziani che guidano la missione adottano modalità differenti di approccio in base al contesto in cui si trovano, come sottolinea padre Sirica: “Non sempre è possibile con ragazzi delle scuole superiori o scuole medie iniziare parlando di Maria. Allora li coinvolgiamo parlando di carità che è ciò che accomuna il pensiero dei giovani a una Chiesa vicina ai poveri. Come Vincenziani raccontiamo la nostra esperienza nelle case di accoglienza ai senza dimora, negli ospedali, con i malati di HIV. Cerchiamo di entrare in relazione con i ragazzi raccontando le esperienze di carità e soffermandoci sulle difficoltà e sulle potenzialità che incontriamo nei giovani, per poi terminare con il racconto delle apparizioni. Nelle Residenze sanitarie assistenziali (RSA) recitiamo e meditiamo il Rosario, teniamo riflessioni sugli anziani e sulla saggezza della vita”.
Conclude padre Mario: “In generale, diamo questo suggerimento: dare spazio alla popolazione della parrocchia che vive una situazione di povertà materiale e spirituale. Ecco perché chiediamo che ci sia sempre attenzione alle visite agli ammalati, alla confessione, alle RSA. La nostra attenzione è mirata a una fascia di popolazione che vive un momento particolare della vita o una fase delicata di crescita come nel caso dei giovani, persone che non sempre si riescono a raggiungere”.