Palermo: al via la campagna di ricerca dei resti degli aviatori dispersi durante la II° guerra mondiale

La Soprintendenza del Mare e l’Agenzia di Difesa USA, a 80 anni dalla seconda guerra mondiale, cercano i corpi degli aviatori inabissati nel Golfo di Palermo con il Boeing B-17
A quasi 80 anni dall’inabissamento nel golfo di Palermo del Boeing B-17 Flying Fortress del 353rd Bomber Squadron l’Agenzia Governativa Statunitense DPAA (Defense POW/MIA Accounting Agency) ha avviato una campagna di ricerca dei resti degli aviatori dispersi in azione, per identificarli e dare loro sepoltura.
L’attività di ricerca si avvarrà della collaborazione della Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana che opererà a fianco del DPAA con l’interesse di confermare l’identità del relitto e di testimoniare il valore culturale del sito e restituire memoria del conflitto alla città di Palermo.
L’attività prevede scavi e campionamenti con strumentazioni avanzate e il supporto della RPM Nautical Foundation e del team dei subacquei altofondalisti della SDSS: The Society for Documentation of Submerged Sites.
“L’occasione di riscrivere una delle pagine più tristi della storia di Palermo – sottolinea il Soprintendente del Mare, Ferdinando Maurici – sarà tanto più importante quanto più si avvicina all’anniversario dell’operazione “Husky”, lo sbarco alleato in Sicilia, del quale il prossimo anno ricorrerà l’ottantesimo”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *