Sicurezza: droni, accordo ENEA – Regione Emilia-Romagna per formazione piloti

ENEA e Regione Emilia-Romagna hanno siglato un accordo per la formazione di piloti di droni anche in ambiente critico. I corsi si terranno presso l’Accademia di volo Exadrone del Centro Ricerche ENEA di Brasimone (Bologna), prima istituzione pubblica accreditata da ENACe tra le più grandi in Italia per l’addestramento in scenari critici per monitoraggi ambientali, protezione civile, sicurezza, ispezioni e controllo delle infrastrutture.

I corsi di addestramento, sia teorici che pratici, saranno elaborati “su misura”, in base alle specifiche esigenze della Regione. L’iniziativa punta a creare un vero e proprio Centro di competenza sui droni che coinvolgerà oltre 110 collaboratori divisi per team con focus specifici, dagli adempimenti amministrativi all’affinamento delle tecniche di volo.

“Droni e sensori sono strumenti ormai indispensabili per offrire nuovi servizi digitali, sistemi per scambiare e valorizzare informazioni”, spiega l’assessora regionale all’Agenda digitale, Elena Mazzoni. “In questo ambito – aggiunge – il Centro di Competenza Droni supporterà lo sviluppo di nuove competenze di ricerca e la formazione degli operatori. Il ruolo della Regione mira a garantire la qualità e l’efficacia degli investimenti nella tecnologia dei droni a servizio dell’ente, con l’obiettivo di gestire correttamente tutti gli aspetti amministrativi, tecnologici e i servizi correlati”.

Realizzata nell’ambito del progetto Exadrone, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, e in collaborazione con Metaprojects, l’Accademia di volo del Centro ENEA di Brasimone mette a disposizione dei partecipanti ai corsi docenti certificati a livello internazionale e droni in classe C5 e C6, rari in Europa per i requisiti tecnici e di sicurezza.

“ENEA è l’unico ente pubblico in Italia in grado di erogare corsi per esigenze specifiche, a livello teorico, pratico, per il pilotaggio a vista e non e per diversi scenari addestrativi, in linea con il regolamento europeo EASA”, sottolinea Mariano Tarantino, responsabile della Divisione ENEA Sistemi nucleari per l’Energia e referente per il progetto Exadrone.

Nel 2024 l’Unione Europea ha introdotto normative più rigorose nel settore per garantire operazioni di volo sempre più sicure, massimizzando la sicurezza di persone, animali e ambiente e salvaguardando la privacy.

“Il nostro obiettivo è quello di creare un centro di eccellenza per la formazione e l’addestramento dei piloti di droni, in grado di garantire operazioni di volo sicure ed efficienti e rispondere alle esigenze specifiche della Regione e delle istituzioni votate alla sicurezza, al controllo e al monitoraggio dell’ambiente”, aggiunge Paolo Zini del Laboratorio ENEA per lo sviluppo delle nuove tecnologie in ambito nucleare, project manager e docente dell’Accademia di volo.

Nell’ambito del progetto Exadrone, nel Centro ENEA Brasimone è stato realizzato anche il Laboratorio Automazione e controllo in collaborazione con  Metaprojects, che sviluppa sensori e velivoli a pilotaggio remoto, anche per applicazioni speciali di monitoraggio ambientale e trasporto merci. In questo contesto, sono in fase di sperimentazione nuovi droni con autonomia adeguata a diverse attività, tra cui: trasporto di medicinali e radiofarmaci; verifica di sversamenti di contaminanti nelle acque, monitoraggio delle coste e della chimica delle acque per la salvaguardia del territorio e la prevenzione di eventi alluvionali estremi.

L’Accademia di Volo Exadrone del Centro Ricerche ENEA di Brasimone

Dotata di campo volo da 20 ettari con aree didattiche per l’addestramento teorico e pratico e l’abilitazione al pilotaggio di droni per operazioni critiche, l’Accademia di volo di Brasimone include anche aree attrezzate e piste per l’esercizio autorizzate ENAC, briefing room per la preparazione delle missioni, attrezzature di manutenzione e una stazione metereologica. Oltre alla formazione per l’analisi delle acque in tempo reale e il monitoraggio ambientale di siti, installazioni nucleari e infrastrutture di rilevanza strategica quali ponti, viadotti e dighe, l’Accademia di Volo eroga corsi, anche in lingua inglese, di fotogrammetria, termografia e agricoltura di precisione, oltre alla pianificazione di missioni speciali autorizzate da ENAC.

In base al nuovo Regolamento europeo, l’Accademia è in grado di fornire abilitazioni all’utilizzo dei droni per le categorie Open e Specific: la prima comprende attività ordinarie senza particolari rischi; la Categoria Specific riguarda attività che comportino il sorvolo ravvicinato di persone e ostacoli, anche in modalità BVLOS o Beyond VLOS, cioè senza avere il drone in vista, e per questo sono richieste particolari competenze aggiuntive. Oltre a possedere le abilitazioni A1-A3 e A2 è necessario, infatti, aver sostenuto corsi di Comunicazione Aeronautica e di Gestione delle risorse tecniche e umane e di tipologia SORA (Specific Operations Risk Assessment) per comprendere il livello di sicurezza di un piano di volo, ma anche aver sostenuto l’esame finale in “proctored mode” che permette l’acquisizione delle abilitazioni STS-01 e STS-02 rispettivamente per le modalità VLOS e BVLOS.

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