Conto alla rovescia per le Vie dei tesori a Termini Imerese

E’ stato presentato ieri il programma della manifestazione “Le vie dei Tesori 2022” che interesserà la cittadina del palermitano.
“Le Vie dei Tesori” ritornano a Termini Imerese da sabato 10 settembre e va avanti per tre weekend, sempre sabato e domenica, fino al 25 settembre. Dodici luoghi per rileggere la città alla luce delle sue ricchezze culturali, ma anche per riscoprire il senso di comunità appunto restituendo siti finora negati.
Alla Conferenza Stampa erano presenti il sindaco Maria Terranova, l’assessore al Turismo, Pippo Preti, il coordinatore cittadino de Le Vie dei Tesori, Giuseppe Di Maio, il vicepresidente della Fondazione Le Vie dei Tesori Marcello Barbaro, il responsabile di Area di Unicredit Sandro Leone e il Presidente del Consiglio comunale, Francesco Caratozzolo.
Tra i siti di particolare interesse che si potranno visitare sono le Antiche Terme Romane (conosciute sin dall’antichità, citate da Diodoro Siculo, amate da tutti gli invasori) e l’ottocentesco Grand Hotel delle Terme, progettato da Giuseppe Damiani Almeyda, che fin dalla sua nascita doveva meravigliare chiunque. La sua golden age fu tra il 1910 e il 1960 quando venne utilizzato come quartier generale della Targa Florio, e ospitò spesso Enzo Ferrari. Nelle tre giornate di sabato del festival (10, 17 e 24 settembre) il Grand Hotel si potrà scoprire con l’aiuto di “Nymphé” di Marika Veca e Daniele Vitale, spettacolare show itinerante di danza, musica, suoni e colori che ripercorre le origini della nascita di Himera.
Di particolare interesse è, anche quest’anno, la casa-museo di Filippo Sgarlata, uno dei più importanti medaglisti italiani contemporanei, dove si possono ripercorrere le tappe della sua esperienza artistica: dai bozzetti a matita embrionali, ai calchi in gesso, sino alle opere finite.
Gli altri luoghi sono una vera immersione nella storia di Termini Imerese, antica e recente: a partire dal Castello (del tutto sconosciuto, ne restano solo le tracce), le chiese preziose – Santa Caterina d’Alessandria con il sorprendente ciclo di affreschi di fine ‘400 che racconta la vita della santa e la lunga iscrizione in lingua siciliana antica; Maria Santissima Annunziata, San Giacomo, Sant’Orsola e il santuario Madonna della Consolazione. Altra attrattiva di estremo interesse è il convento Santa Maria Gesù La Gancia, ma anche il museo del Motorismo siciliano e della Targa Florio e la straordinaria “Cammara Picta”, il ciclo di affreschi seicenteschi dentro il palazzo del Comune.
Le tre passeggiate condurranno alla scoperta del Riparo del Castello, ovvero dei siti archeologici del territorio; della Termini Romana – questo percorso si concluderà con uno spettacolo di gladiatori a cura dell’associazione Termini D’Amuri; e alla scoperta dell’acquedotto Cornelio, straordinaria opera di ingegneria idraulica realizzata dai romani.
A cura della Lega Navale sarà possibile, inoltre, ammirare la città dal mare con un giro in barca.
Sono previsti anche una serie di spettacoli: “Nella notte oscura” di Piero Macaluso che lo porta in scena (il 24 e 25 settembre alle 21) con Simona Indovina, Giovanna e Salvatore Muscarella nella sede del TeatroZeta, all’interno della quattrocentesca ex chiesa di Santa Lucia. Le tre domeniche del festival (11,18 e 25 settembre alle 18,30), al Castello ospita “Non chiudere gli occhi” lo show che tocca il cuore, in cui danza e recitazione sono mezzi per trattare i grandi temi sociali della società contemporanea. A cura di “Arte e Passione” diretto da Mara Fasulo e Saveria Sarcinelli. Sempre domenica, ma solo il 25 settembre, la chiesa di Santa Caterina, alle ore 19,30, è previsto “A due voci” concerto in cui dialogano uno strumento classico amato nelle corti europee e uno a corde pizzicate introdotto alla fine del ‘500: violoncello e tiorba suonati da Adriano Maria Fazio e Giulio Falzone.
L’anno scorso ci hanno quasi guardato con sufficienza quando siamo arrivati a Termini Imerese, ma la vera scommessa vinta la raccontano i ragazzi che vogliono partecipare, la gente che chiede informazioni, i luoghi che ci vengono offerti – dice Marcello Barbaro, vicepresidente del-la Fondazione Le Vie dei Tesori – Quest’anno sarà un’edizione straordinaria, e non solo come numero di luoghi e esperienze: altre città hanno raggiunto un programma così “maturo” dopo anni di partecipazione”.
L’anno scorso Le Vie dei Tesori, a Termini Imerese, sono state una grandissima scommessa accompagnata da uno straordinario successo – dice il Sindaco Maria Terranova Quest’anno siamo particolarmente emozionati per la riapertura al pubblico di due luoghi identitari della nostra comunità: Il Grand Hotel delle Terme e il complesso delle Terme romane, patrimonio indiscusso della nostra città, oggi pignorati. La Terme sono di Termini Imerese e faremo di tutto per restituirle definitivamente alla comunità”.

Un plauso con riserva si aggiunge all’euforia che contorna la manifestazione.

Ci uniamo al grande interesse che suscita l’evento – afferma Rosario Ribbene, presidente dell’associazione Rodoarte onluspur con qualche suggerimento costruttivo, finalizzato a mettere maggiormente in risalto la vera vocazione di Termini Imerese per troppo tempo adombrata da poteri forti o da decennali incurie. Si è imboccata timidamente la strada giusta ma a velocità ridotta, rinunciando ancora una volta alla immensa energia offerta dal tessuto associativo territoriale. Le le vie dei tesori è una realtà importata che potrebbe avere una dimensione maggiormente efficace se coinvolgesse la totalità delle associazioni che operano da decenni per valorizzare vari ambiti di Termini Imerese. Abbiamo strumenti inutilizzati come l’Albo delle associazioni, piuttosto che un regolamento/forum delle associazioni che il Comune non ha mai fatto proprio (solo per citarne alcuni). Questa è una città a vocazione Unesco, noi lo sosteniamo profeticamente da alcuni anni. Ancora una volta lanciamo un appello perché si riprendano relazioni più proficue con pezzi della comunità, economizzando ogni energia e spunto”.

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