Ente Parco delle Madonie: inaugurata a Isnello una voliera per reintrodurre il Grifone nelle Madonie
Il Grifone (Gyps Fulvus) era molto presente nel territorio madonita fino gli anni ’50. L’uso indiscriminato di bocconi avvelenati e la
caccia di frodo (erano considerati nocivi per gli allevatori) ne avevano decretato l’estinzione. Il primo progetto di reintroduzione dell’avvoltoio nel territorio siciliano, in particolare nel parco regionale dei Nebrodi, è iniziato nel 1999 ad opera dell’Ente parco, dove nel 2020 sono state registrate 40 nidificazione accertate, di cui 31 si sono concluse con l’involo e una colonia stimata di circa 250 individui.
L’esperienza maturata negli anni ha gettato le basi per il piano di reinserimento del grifone anche nel territorio del Parco delle Madonie
al fine di garantire un maggiore scambio tra le colonie e favorire la biodiversità della specie. L’Izs Sicilia, guidato dal commissario
straordinario Salvatore Seminara, garantirà le competenze tecnico scientifiche, il supporto sanitario e l’approvvigionamento alimentare.
Il progetto è stato realizzato in collaborazione con l’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente, guidato da Toto Cordaro, che
ha presieduto la cerimonia del taglio del nastro, con il presidente dell’Ente Parco delle Madonie, Angelo Merlino, il presidente dell’Ente parco dei Nebrodi, Domenico Barbuzza, il sindaco di Isnello Marcello
Catanzaro, Alfio Di Costa, past Governator del Rotary Club – Distretto 2110 Sicilia – Malta che ha finanziato con fondi distrettuali
e quelli di due Club Service (RC Parco delle Madonie e Palermo Libertà) la costruzione della voliera.
Ieri, in contrada Terra dei Poveri, a Isnello (Pa), è stata inaugurata la voliera, di fronte alle pareti rocciose di Aquileia e Balzo Trigna, facenti parte del Geosito di Vallone Chiuso, per riportare il grifone nel Parco delle Madonie.
“L’inaugurazione di oggi – afferma il presidente Angelo Merlino – segna una tappa importante sotto più punti di vista. Prima di tutto una consolidata attività di collaborazione tra istituzioni pubbliche e private. Dopodiché si consente il ritorno nei luoghi di indigenato del grifone, specie importante per la catena trofica animale, presente fino agli anni 60 e che diversi motivi era scomparsa. L’obbiettivo comune è quello di mutuare la vincente gestione del Parco dei Nebrodi con una valorizzazione, anche turistica, a partire dalle scuole, del sito”.