ANMIL celebra la 71ª Giornata Nazionale per le vittime del lavoro
L’ANMIL ha celebrato a La Spezia e in tutta Italia la 71° Giornata Nazionale per le vittime di incidenti sul lavoro, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il Patrocinio di Rai Per il Sociale e la Media Partnership della TGR della Rai e di La Repubblica. La manifestazione principale si è svolta a La Spezia, alla presenza del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Andrea Orlando.
“Ogni seconda domenica di ottobre la nostra Associazione vuole accendere i riflettori su quanto accade, ancora troppo di frequente, quando la salute e la sicurezza dei lavoratori sono messi da parte”, ha dichiarato il Presidente nazionale ANMIL Zoello Forni. “La crisi economica e i tentativi di ripartenza delle attività produttive rappresentano un terreno insidioso per la sicurezza dei lavoratori e lo dimostra la nuova impennata di incidenti a cui stiamo assistendo ormai da diverso tempo. Ancora oggi, come dieci anni fa, mediamente tre lavoratori al giorno rimangono vittime di incidenti mortali”.
Nel suo intervento il Presidente Forni si è soffermato sull’importanza della formazione e della diffusione della cultura della sicurezza già dalle scuole, anche con il contributo di infortunati testimonial, per superare la tendenza a ridurre questi importanti aspetti della prevenzione a meri adempimenti burocratici privi di qualunque effetto positivo. In questa direzione va la Scuola della Testimonianza ANMIL, progetto nato dall’esperienza dell’Associazione nella sensibilizzazione e nell’informazione. “La regione Marche è stata la prima a sottoscrivere un accordo con ANMIL per la formazione di Testimonial della sicurezza e ci auguriamo che questa esperienza, che ha raccolto risultati molto positivi, possa essere presto replicata in altre realtà” ha dichiarato Forni.
Il Presidente ANMIL ha quindi affrontato il tema dell’amianto, tristemente noto alla città di La Spezia, rivendicando interventi per la bonifica totale e per il sostegno dei lavoratori esposti.
“Insieme all’impegno per la prevenzione – prosegue Forni – chiediamo alle Istituzioni di avviare una riflessione sulla tutela assicurativa delle vittime e delle loro famiglie, affinché venga riconsiderata alla luce della anacronistica normativa che oggi la regola. L’INAIL accumula ogni anno consistenti avanzi di gestione, che dovrebbero essere utilizzati per un miglioramento della presa in carico”. Accanto alla riforma complessiva del Testo Unico per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro del 1965, Forni individua alcune priorità che richiederebbero interventi specifici: l’abbassamento della percentuale di invalidità indennizzabile in rendita dal 16 all’11%, il miglioramento della tutela risarcitoria di vedove e orfani, l’esclusione della rendita ai superstiti dal reddito rilevante ai fini ISEE.
“Molto dobbiamo fare anche sul fonte del diritto al lavoro, sia per gli infortunati che per i superstiti. Occorrono percorsi di riqualificazione e formazione strutturati per gli invalidi per lavoro ed una quota di riserva dedicata ai superstiti, che vorremmo portare dall’1 al 7%”, ha concluso Forni.
“Dovremmo smettere di chiamarle morti bianche – ha affermato il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali On. Andrea Orlando – perché questo significa togliere responsabilità agli incidenti sul lavoro. Le testimonianze che oggi l’ANMIL ci porta sono e eloquenti e pertanto voglio ringraziare l’Associazione per il lavoro che sta facendo. Serve una riforma universalistica, che tenga conto delle distinzioni delle diverse organizzazioni lavorative. I cambiamenti possono avvenire solo se i lavoratori sono coinvolti”.
“In Senato, abbiamo portato avanti una serie di audizioni, una molto importante è stata fatta appena qualche giorno fa proprio con ANMIL per portare anche nelle scuole il tema della sicurezza. Il nostro Paese è una Repubblica basata sul lavoro e non può esistere lavoro senza sicurezza”, ha dichiarato il Sen. Gianclaudio Bressa, Presidente Commissione di Inchiesta del Senato della Repubblica sulle condizioni di lavoro in Italia.
“L’Ispettorato Nazionale del Lavoro e l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, a seguito di controlli nelle aziende, nell’80% dei casi trovano delle irregolarità. Pensiamo cosa si può ottenere se lavorassimo in modo sinergico, anche perché chi trova giovamento da questi controlli sono soprattutto le aziende oneste che lavorano in modo regolare”, ha commentato il Direttore dell’INL Bruno Giordano.
Sul tema del disavanzo dell’INAIL è intervenuto il Presidente dell’Istituto Franco Bettoni, che ha dichiarato: “Una parte del disavanzo dell’INAIL deve essere utilizzato per reinvestirlo in sicurezza e assistenza alle vittime e famiglie. Oggi ciò non è possibile, ma è un lavoro che deve essere portato avanti anche attraverso il ministero del lavoro e di tutte le istituzioni”.
“Le vittime degli incidenti sul lavoro sono persone che escono di casa con progetti per il futuro e attività dirette ai loro cari – ha scritto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato a Zoello Forni. – Il luogo di lavoro deve essere il posto da cui si torna. Sempre. Auguro una riflessione proficua e costruttiva a tutti i partecipanti a questo importante appuntamento, perché il successo di questa Giornata rappresenti una spinta a un’azione comune delle Istituzioni per garantire il diritto al lavoro in un ambiente sano e sicuro”.