Guia Jelo al Festival del Cinema di Venezia con ‘Lupo Bianco’
Guia si rivolge a noi, al suo pubblico, a sè stessa col fastidio, ci dice, della perenne emozione che le condiziona tutto nella vita (l’emozione di chi comunque fatica nella vita e che vede i propri risultati come davanti a uno specchio opaco), come quando da bambina si precipitava verso l’albero di Natale e, forse trovando troppo, si sentiva in colpa.
Ora ci racconta, con la voce un po’ rotta, velata, e ce la spiega: “Ho come un buco fra le corde vocali, una piccola voragine fra una e l’altra che mi procura come una sensazione di tormento tutte le volte che formulo le parole. Me l’ha detto il foniatra, ma io sono sicura che invece si tratti della voragine dentro la mia anima…la quale detesta il mio “Io”, insopportabile e qualche volta sbilanciato per la troppa passionalità e attaccamento a valori e ai valori delle persone che ama e di cui si fida”. Lei ci parla di Antonioy Chiaramonte e la sua produzione Cinemaset, facendo riferimento ai temi di interesse sociale e di legalità nei suoi film, con grande ammirazione! Questi sono i suoi valori. Eccola col suo tono melò: “Quando la vita ti dona un gioiello, poi col tempo lo incastoni e ti orni con esso e ne diventi fortemente geloso. Questo è il mio rapporto con Antonio Chiaramonte, molto motivato…ma si sa, la gelosia è un po’ follia. Voglio imparare sin da dentro le mie voragini, e lo dico con un fil di voce, a meritare di restare a lungo al suo fianco, come coach director e di riuscire, se possibile, in una agognata avventura in predicato in cantiere, orgogliosa di questo sogno da realizzare e fiduciosa nella possibile risposta positiva da parte del MIUR: essere autrice in un particolare pretrattamento cinematografico e regista, per un medio metraggio sui temi del bullismo, sposati all’animalismo, con una forte presenza anche del mio grande amore equino (anche queste sono, come le chiamo io: ‘le forze del bene che distruggono il male’)”. Eccola adesso, con l’impeto della bambina davanti ai doni di Babbo Natale, con la sua Cinemaset approdare alla Mostra del Cinema di Venezia, col film ‘Lupo Bianco’, dove dà un suggestivo segno con il ruolo di “DING” e con il “sogno” del Cavaliere Carlo Olmo, tra le braccia del regista Tony Gangitano, suo paladino, adesso al quarto film con lei!
Al momento si divide tra due set, in due prestigiose serie televisive: per Raiplay, prodotto dalla Stand by me, in un ruolo comico, a fianco di Neri Marcorè, dal titolo “Le più belle frasi di Ocho”; per la regia di Laura Muscardin e per Amazon Prime ,prodotto da Indigo Film , “The Bad Guy”, nel ruolo di un magistrato capo del pool antimafia, a fianco di Luigi lo Cascio, per la regia di Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi. In uscita a dicembre sarà nel film “La befana vien di notte 2”, prodotto da “Lucky Red”, con Monica Bellucci, a fianco di Fabio de Luigi e Alessandro Haber, per la regia di Paola Randi.
La nostra Guglielmina Francesca Maria Jelo, in arte Guia Jelo, ci dichiara:
“Mamma mia, sto per compiere 70 anni, quanta roba, con questi capelli argento sulla testa…certo che ne sono fiera, ma detto da Cavaliere a Cavaliere (Carlo Olmo) quello che mi sconvolge passionalmente, e mi onora, in maniera particolare è l’ululo, verso l’amore assoluto per l’umanità e la vita, di “Lupo Bianco”, dell’autrice Stephanie Beatrice Genova, con il grande Sebastiano Somma, affiancato da Morgana Forcella, Remo Girone e Gaetano Aronica e Monia Manzo. Aggiungo, a me stessa e a Dio, il mio grazie per il grandissimo amore e che io sto ricevendo da tutte le persone qui citate! Una panacea per le mie fragilità e il mio carattere, forse non sempre impeccabile”, e ci sorride con tanta dolcezza.