La lunga estate degli incidenti sul lavoro

Non si ferma la luttuosa serie di morti sul lavoro. Ad Asti un uomo di 56 anni è rimasto ustionato ed è morto al momento del ricovero all’ospedale. Secondo le prime informazioni, la vittima – un tecnico – stava lavorando all’interno di un esercizio commerciale. Aveva ustioni sul 70% del corpo. Sul posto per gli accertamenti del caso anche lo Spresal.

Nel Bergamasco un operaio di 36 anni, nato in India e dipendente della ‘Dem Coperture’ di Brembate Sopra, è morto sul colpo cadendo da un’altezza di otto metri per aver messo il piede sopra un lucernario che ha ceduto.

A Casnigo un camionista di 49 anni è stato investito da una sostanza liquida denominata ‘caprolattame’ contenuto nell’autocisterna che stava rovesciando, riportando gravi ferite.

Mentre un uomo di 64 anni originario di Caggiano, nel Salernitano, è in prognosi riservata dopo un incidente con il trattore che guidava.

Solo pochi giorni fa il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando nel corso di un colloquio telefonico con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella illustrava le iniziative adottate dal ministero per contrastare gli incidenti e per la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il Ministero ha attivato una cabina di regia con il più ampio coinvolgimento di tutti gli attori, istituzionali e sociali. Con una lettera inviata al Ministro Speranza ed al Presidente Fedriga, è stata sollecitata la verifica del livello degli organici per la definizione degli standard di fabbisogno di personale nei servizi territoriali del personale ispettivo dell’Asl, organismo a cui la legge demanda la principale attività di vigilanza pubblica in materia.

Nella stessa direzione è andata la tempestiva attivazione della Commissione Consultiva prevista dall’art. 6 del TU 81/2008 e presieduta dal Ministro. È stata avviata e accelerata, dopo la sospensione determinata dalla situazione pandemica, la procedura di assunzione di 2.099 nuove risorse all’Ispettorato Nazionale del Lavoro, di cui 1053 ispettori, cui vanno aggiunti 184 amministrativi già previsti dal “DL Recovery”, per un totale di 2283 assunzioni, così colmando il vuoto di organico presente da anni ed è stato nominato un magistrato di specifica ed elevata competenza in materia a Capo dell’INL.

Analoghe misure di aumento degli organici sono state sollecitate, come già detto, anche per i servizi ispettivi delle ASL onde reintegrare il personale perduto. Attraverso il metodo del confronto e del dialogo sociale sono stati adottati protocolli condivisi per prevenire il rischio da COVID-19 in azienda, adottando questo approccio per interventi analoghi per fronteggiare anche il rischio di infortuni, per il tavolo per il contrasto allo sfruttamento del lavoro in agricoltura, per la promozione di campagne ispettive e per le politiche di emersione dal lavoro nero. Nello stesso solco si inserisce poi il protocollo sui rider che ha ricadute significative in termini di sicurezza. È stata istituita una Task force nel settore della logistica e trasporto merci allo scopo di individuare tempestivamente e contrastare i comportamenti illegali nel settore della logistica e del trasporto. Con l’impiego di circa 400 Carabinieri del Comando Tutela Lavoro e dei Comandi provinciali, è stata condotta una operazione di controllo in dieci grandi siti della logistica e dei trasporti in tutta Italia. Nel settore edile è stato adottato un decreto ministeriale che definisce un sistema di verifica della congruità dell’incidenza della manodopera impiegata nella realizzazione di lavori edili, sia pubblici che privati.

Il Ministero inoltre è al lavoro per il potenziamento delle misure sospensive e interdittive, che sono in avanzata fase di elaborazione, attraverso l’attribuzione di un nuovo strumento operativo in capo agli organi di vigilanza, per un intervento diretto, urgente e risolutivo in materia di tutela della sicurezza del lavoro, del contrasto al lavoro irregolare e allo sfruttamento del lavoro, mediante un controllo sulle imprese che si trovino in particolari condizioni di illegalità. E infine, anche sullo specifico tema delle malattie professionali ed in particolare di quelle correlate all’amianto, il ministero ha attivato un confronto per una azione di riforma della normativa in materia di controlli ambientali.

 

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