Editoria, Franceschini: “Libri sono beni essenziali e irrinunciabili, sostegno alla filiera continuerà
“I libri e la lettura sono beni essenziali e irrinunciabili e credo che il dato sulla crescita della vendita di libri a cui abbiamo assistito nell’ultimo anno non sia episodico ma strutturale. Anche perché questa crescita non è comune a tutti i Paesi ma è una particolarità italiana” così il Ministro della Cultura, Dario Franceschini nel corso del suo intervento all’evento online organizzato dal Cepell, “Voltare pagina. Idee, riflessioni e strategie per la ripartenza dopo la pandemia”, in occasione della presentazione del Libro bianco sulla lettura e i consumi culturali in Italia (2020-2021). Il volume, realizzato dal Centro per il libro e la lettura, in collaborazione con AIE, editori italiani, e Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato traccia un bilancio degli ultimi mesi e ragiona sugli scenari futuri del settore.
“Continueremo a supportare il libro – ha aggiunto il Ministro – lo abbiamo fatto durante l’emergenza con risorse significative per l’intera filiera e abbiamo ottenuto una misura che ha un importante valore materiale e di filosofia e cioè che anche nelle zone rosse le librerie sono rimaste aperte come gli altri servizi essenziali. È un riconoscimento che ha avuto effetti positivi in termini di vendita e che ha dato un messaggio molto chiaro al Paese: il libro e la lettura sono beni essenziali, irrinunciabili”.
“Contemporaneamente – ha continuato il Ministro – abbiamo introdotto una norma nuova, apprezzata anche nel resto d’Europa, che ha previsto 30 milioni di euro per l’acquisto di libri da parte delle biblioteche statali vincolando gli acquisti dalle librerie del territorio. È una norma che fa comprendere che si tratta della stessa filiera e che vorrei non restasse legata soltanto all’emergenza. Infine – ha concluso Franceschini – abbiamo insediato al Ministero il tavolo per scrivere entro la fine della legislatura una legge, che si integra su quelle già approvate e già in vigore, per aiutare il libro e tutta le professionalità della filiera, come avviene nel cinema”.