Al Parco Trenno di Milano il primo Drive Through in Italia ad essere trasformato in presidio vaccinale
“Sono qui per dovere morale e personale. Sono figlio di questa terra e so cosa significa la pandemia per le nostre comunità. La mia presenza oggi è anche per testimoniare l’impegno delle nostre Forze Armate in uno dei punti in cui stiamo svolgendo il nostro lavoro. Sono 138 i Drive Through allestiti dalla Difesa su tutto il territorio nazionale per dare impulso al tracciamento in tutto il Paese, di cui 28 in Lombardia. È un esempio dell’evoluzione delle attività dei Drive Through, dove al tracciamento si affiancheranno dei poli vaccinali come qui a Milano. L’obiettivo è di utilizzare le nostre risorse in collaborazione con i sanitari per somministrare i vaccini”.
Così il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini questa mattina all’inaugurazione ufficiale del Presidio Vaccinale insieme al Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e al Vice Sindaco di Milano Anna Scavuzzo.
Saranno 2 le linee, le prime ad essere adibite in punti vaccinali dallo scorso venerdì mentre le altre 8, per il momento, continueranno ad essere utilizzate per l’attività di screening attraverso i tamponi molecolari e i test rapidi Sars-Cov2.
Prossimamente, in base alle richieste e alle esigenze, potranno essere riconvertite anche le altre postazioni.
Il Drive Through di Milano, situato presso il Parco Trenno, il più grande schierato in Italia con un’area occupata di circa 2.000 mq e un parcheggio di 20.000 mq, è il primo ad essere trasformato in Presidio Vaccinale della Difesa. Si inizierà da 600 vaccini al giorno, per giungere, a pieno regime, fino a 2.000.
“Questa attività segna il punto di un’eccellente collaborazione tra le Forze Armate, la Regione Lombardia, il Comune di Milano, la Protezione Civile, la Croce Rossa e i volontari per fornire un servizio ai cittadini” e ha aggiunto Guerini e “le Forze Armate con la loro specificità, con la capacità logistica, organizzativa di comando e controllo sono a disposizione della comunità per lavorare con serietà, concretezza, impegno e senza troppe parole”.
Le linee dedicate alla vaccinazione, con impiego di medici e infermieri militari, sarà operativa dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 17.30 ed è situata all’interno della struttura, realizzata dall’Esercito Italiano in collaborazione con la Regione Lombardia, Agenzie di Tutela della Salute (ATS) Città Metropolitana, Comune di Milano, Protezione Civile e Azienda Socio Sanitaria Territoriale Santi Paolo e Carlo, attiva dallo scorso 13 novembre con una capacità di effettuare fino a 800 tamponi al giorno.
Il Centro Ospedaliero Militare di Milano metterà a disposizione il personale medico e sanitario mentre ASST Santi Paolo e Carlo della Regione Lombardia gestirà tutti gli aspetti organizzativi e amministrativi. La collaborazione tra i due enti per le vaccinazioni è già in corso presso l’”Ospedale Militare di Baggio” dove dal 18 gennaio è iniziata la vaccinazione degli over 80enni.
Dal 4 marzo è stato attivato un secondo padiglione e grazie anche alla collaborazione delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa, del personale militare del Sovrano Militare Ordine di Malta e del mondo dell’associazionismo milanese la capacità è stata raddoppiata arrivando fino a 1.300 vaccini al giorno.
Sono 60 i medici e 120 gli infermieri militari impiegati in Lombardia presso l’Ospedale Militare di Baggio e nei 28 Drive Through della Difesa (DTD): 16.000 vaccini anticovid, 20.000 vaccini antinfluenzali, 300.000 tamponi effettuati. Inoltre, Team mobili della Difesa sono stati impiegati per le vaccinazioni all’interno delle RSA.
La Difesa ha in corso due grandi operazioni dirette dal Comando Operativo di vertice Interforze (COI): “IGEA” per le attività di screening e “EOS” per il trasporto logistico e la somministrazione dei vaccini.
Su tutto il territorio nazionale sono 138 i Drive Through della Difesa, mentre sono 7 i Presidi Vaccinali della Difesa già operativi: a Milano presso l’Ospedale Militare di Baggio e da oggi al Drive Through del Parco Trenno, a Roma presso la Cecchignola, ad Isernia in Molise, a Cosenza dove è stato riconvertito l’ospedale da campo costruito dall’Esercito Italiano, a Pomigliano D’Arco in provincia di Napoli e a Caserta presso la Caserma della Brigata “Garibaldi” dove la Difesa fornisce solo l’infrastruttura e il supporto logistico mentre il personale sanitario proviene dall’azienda sanitaria locale.
Questi volumi di attività sono resi possibili anche grazie al reclutamento straordinario di personale sanitario – deciso dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro Guerini durante la fase della pandemia – attuato in tempi rapidissimi.