La guarigione improvvisa di 100 positivi al Covid nella Missione di Biagio Conte
Probabilmente, qualcosa di “prodigioso” dev’essere accaduto nelle quattro strutture della “Missione di Speranza e Carità”, fondate a Palermo dal missionario laico Biagio Conte, oppure dobbiamo pensare che si sia trattato di una colossale “fake news” mediatica generata dalla paura da Covid-19 o da qualche ammiccamento a certe dinamiche discriminatorie ultimamente in voga.
La lettura prodigiosa dell’evento riguarderebbe un centinaio di ospiti della Missione, risultati positivi al Covid-19 a metà settembre scorso; situazione, questa, che portò immediatamente la Regione Siciliana a dichiarare “zona rossa” i quattro centri di accoglienza della Missione, due dei quali – come ci dicono dalla Missione – non presentavano soggetti positivi, ma che vennero ugualmente pattugliati dalle forze dell’ordine.
La situazione apparve subito molto seria, tra i positivi al Covid vi erano anche due missionari laici, e l’appello alla preghiera diventava un modo concreto per continuare a sostenere la Missione, mentre Biagio Conte dall’Inghilterra si apprestava a rientrare a Palermo.
La preoccupazione, fuori e dentro le mura della Missione, era alta, ma i pericoli principali provenivano da fuori! Alcuni organi di stampa, infatti, raccontarono – con eccessiva enfasi e discutibile veridicità – di un “incendio” appiccato dentro una delle strutture della Missione; materassi e mobili dati in fiamme, sassaiole e vivaci proteste da parte degli ospiti della Missione, tanto che sembrò necessario schierare persino l’esercito all’ingresso della Missione. In realtà – come dichiarò il portavoce della Missione, Riccardo Rossi a LiveSicilia – «abbiamo avuto cinque o sei persone che hanno lanciato il cibo [e non sassi, ndr], per l’esasperazione psicologica. Ci sono stati dei fuocherelli appiccati, alcuni li ho spenti personalmente – dice Riccardo – non facciamo di un fuocherello un incendio. Certo, il clima non può essere sereno. Ma non c’è nessuna rivolta diffusa».
Di diversa natura gli effetti provocati dalla preghiera di Biagio Conte e di tantissime persone. Al secondo tampone, infatti, i cento ospiti dichiarati positivi al primo tampone diventarono “improvvisamente” due, e al terzo tampone il portavoce della Missione Speranza e Carità comunicava che «gli accolti e i missionari (circa 300 persone) delle 4 comunità di accoglienza, in regime di zona rossa causa covid, sono tutti negativi al terzo tampone».
Certamente passare da cento a nessun positivo fa riflettere! «Il più indistruttibile dei miracoli – diceva Giovanni Paolo II – è la fede umana in essi».