Addio a Gianrico Tedeschi, decano del teatro italiano
Lutto nel mondo del teatro con la scomparsa di Gianrico Tedeschi. Aveva compiuto 100 anni lo scorso 20 aprile. La notizia è stata data dal web magazine Buongiorno Novara.
Una carriera, la sua, costellata di grandi successi e di intramontabili comparse.
Studente alla facoltà di Magistero della Cattolica di Milano, durante la seconda guerra mondiale fu chiamato alle armi come ufficiale e partecipò alla campagna di Grecia; fatto prigioniero dopo l’armistizio, venne internato tra gli IMI nei campi di Beniaminów, Sandbostel e Wietzendorf dove conobbe un altro internato destinato a diventare celebre, Giovannino Guareschi. A Sandbostel recitò per la prima volta nella parte di Enrico IV nell’omonima opera di Pirandello.
Ebbe anche il suo esordio teatrale sotto la guida di Giorgio Strehler nel 1947, mentre si diplomava all’Accademia nazionale d’arte drammatica di Roma.
Recitò in varie compagnie e in diversi teatri, tra i quali lo Stabile di Roma, insieme ad altri attori come Giorgio De Lullo, Camillo Pilotto, Salvo Randone, Nino Manfredi, Rossella Falk, Anna Proclemer. Attore di grande versatilità e di peculiare umorismo, fu uno dei protagonisti della prosa televisiva (I giocatori, Tredici a tavola e La professione della signora Warren, per citare solo alcuni titoli), ma offrì prove brillanti anche nello spettacolo leggero: nel 1961 affiancò Bice Valori e Lina Volonghi nel varietà di Falqui Eva ed io e nel 1977 partecipò a Bambole, non c’è una lira. Prese parte anche ai grandi sceneggiati della Rai, interpretando, tra gli altri, personaggi come Marmeládov in Delitto e castigo (1963), Sorin ne Il gabbiano (1969) e Paolino in Demetrio Pianelli (1963).
Protagonista assiduo della trasmissione pubblicitaria Carosello, al quale prestò più volte il suo volto buffo e arguto, Tedeschi è ricordato soprattutto come testimonial delle caramelle Sperlari, in scenette trasmesse dal 1974. Sempre negli anni settanta interpretò inoltre, a teatro, Il cardinale Lambertini. Nella stagione 1972-73 partecipò anche alla trasmissione radiofonica Gran varietà, condotta da Raffaella Carrà, nel ruolo del Conversevole della Domenica, un oratore che si esprime in un linguaggio ricercato per un pubblico che lo comprende solo a tratti.
Nel 2000 rinnovò il suo successo teatrale interpretando la malinconica pièce Le ultime lune di Furio Bordon (precedentemente affidato a Marcello Mastroianni, alla sua ultima apparizione teatrale), che portò in scena per dieci stagioni (fino al 2010).
Nel 2011 vinse il Premio Ubu come migliore attore. Il 20 aprile 2020 festeggiò 100 anni, ricevendo un messaggio di auguri del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Aveva due figlie, Sveva, anch’ella attrice, ed Enrica, docente universitaria di sociologia.
“Con Gianrico Tedeschi scompare un protagonista e testimone del teatro italiano, un grande attore che ha lavorato al fianco di registi come Luchino Visconti, Giorgio Strehler e Luca Ronconi, calcando per più di 70 anni, nel corso di una lunga carriera iniziata in un campo di prigionia con l’Enrico IV di Pirandello, la scena dei teatri d’Italia. Mancherà a tutti noi, mancherà il suo amato volto che la sera ci faceva compagnia con le apparizioni al Carosello. Oggi è un giorno triste per il mondo del teatro e per la cultura italiana.” Così il ministro per i beni e le attività Culturali e per il turismo, Dario Franceschini.