I colori nel mondo: Laccate di Turchese in mare, fake news? No, realtà!
Raccontare le vere emozioni, gli attimi autentici quelle che il nostro meraviglioso mare, ci regala,
è il modo migliore per sognare momenti, atmosfere, colori e profumi. AntoedEnri, con questo nuovo report ” I Colori nel Mondo” , tornano a percorrere miglia e miglia, lungo le rotte dell’invisibile, filtrato da mille sfumature. A noi non resta che mettere in moto il pensiero e l’ immaginazione.
Laccate di Turchese in mare, fake news? No, realtà!
di AntoedEnri :
“Si salpa! Che bel suono hanno queste cinque lettere e siamo di nuovo qui a testimoniare della natura, del cielo, del mare, dei monti, dei pesci e degli animali che popolano la terra. Durante il primo reportage abbiamo raccontato del desiderio di voler condividere “I Colori nel Mondo” con chi deciderà di far parte dell’equipaggio virtuale di AntoedEnri, così da percorrere insieme centinaia di miglia, capire come ci si prepara a viaggiare per mare, come vivere in modo diverso il tempo che ci separa dall’arrivo; in barca il viaggio è qualcosa di più, inizia già nel momento in cui si compie la scelta di intraprenderlo, ma di questo vi parleremo un’altra volta.
Un paio di giorni fa ricorreva la giornata Mondiale degli Oceani, vi racconteremo brevemente di come abbiamo celebrato il nostro anniversario con il mare.
Siamo partiti all’alba sapendo che il vento sarebbe arrivato in tarda mattinata, le miglia da percorrere erano solo 40 e a 5 o 6 nodi saremmo tranquillamente atterrati con la luce, condizione fondamentale per un sicuro ancoraggio. Il nostro programma era quello di giungere in quel grande specchio d’acqua trasparente dalle sfumature turchesi posto al margine di una Riserva Naturale, lì l’occhio si tuffa percorrendo tutti i colori che vanno dal turchese del mare al giallo della terra per continuare lungo la montagna e congiungersi nuovamente all’azzurro del cielo.
Ci siamo quasi, la barca è sbandata, le vele gonfie ci spingono a più di 6 nodi, abbiamo appena visualizzato il luogo del nostro marker (punto d’arrivo), sembra che non ci sia nessuno, si preannuncia una notte magica, senza luci intorno a noi le stelle saranno molto più luminose.
È mattina, abbiamo avuto una notte tranquilla, scendiamo dalle cuccette curiosi di guardare fuori, giunti
in coperta restiamo in silenzio a guardare giù, sotto la barca, c’è il mare che sembra riempito di latte di vernice turchese, quindi è vero, esiste davvero, non è il frutto di un filtro colorato montato sull’obiettivo di una macchina fotografica. Comprendiamo subito che stiamo assistendo all’ennesimo miracolo della natura che si compie davanti ai nostri occhi, la vicinanza della Riserva non è un caso, non è un semplice vincolo su una carta, un decreto su una gazzetta ufficiale, é l’annuncio che ci si trova in un luogo sacro, dove si parla a bassa voce e si rende grazie per ogni cosa, non a caso abbiamo scelto questo posto per la giornata Mondiale degli Oceani.
Riusciamo a distinguere la nostra ancora come fosse in superficie ed invece è afforcata a più di 8 metri di profondità, ci sono pesci che nuotano sul fondo in tutte le direzioni, come a volere accarezzare la sabbia, tutto intorno a noi è di una bellezza che ci fa trattenere il respiro.
In questi giorni abbiamo sentito parlare di un Italia che necessita di ripresa economica, di nuove strategie di marketing per rilanciare il turismo, noi crediamo che si possa pensare davvero ad un’economia diversa, sull’onda de “I Colori nel Mondo” ci piacerebbe adoperare un termine nuovo, “economia blu”, un modello di gestione che prenda le mosse da una mirata tutela del mare e dell’ambiente costiero con l’obiettivo immediato di valorizzare questi due fattori. Il come di tutto ciò non può che passare dal riconoscimento di questi luoghi non solo come elementi pregiati da rispettare in quanto tali, ma soprattutto come di una vera e propria fonte di reddito per le attività umane. A poco si è visto valgono la tutela fine a sé stessa o i regimi sanzionatori, é importante che ciascuno di noi conosca davvero l’immenso tesoro sul quale siamo seduti, un tesoro nascosto ma dai colori incredibili.
Siamo venuti fin qui perché qualcuno ci aveva “detto” del mare dalle striature turchesi e quando lo abbiamo visto con i nostri occhi abbiamo creduto, era realtà”.