La verità nell’amore. Omelie e scritti pastorali di mons. Luigi Padovese
A dieci anni dalla tragica scomparsa, le Edizioni Terra Santa ridanno alle stampe La verità nell’amore. Omelie e scritti pastorali di mons. Luigi Padovese (2004-2010). Si tratta di una selezione di scritti curata nel 2012 dal confratello cappuccino mons. Paolo Martinelli, oggi vescovo ausiliare di Milano, e riproposta nell’anniversario dell’uccisione del presule, avvenuta a Iskenderun, in Turchia, il 3 giugno 2010.
Il libro, acquistabile anche in e-book, raccoglie i testi legati al ministero episcopale di mons. Padovese in Anatolia, raccolti secondo un ordine tematico e cronologico e completati da una prefazione del card. Angelo Scola, in quel tempo arcivescovo di Milano.
Scrive mons. Martinelli nella nota del curatore: «Certamente non possiamo dire che queste siano “tutte” le omelie pronunciate nel periodo del suo episcopato. In non poche occasioni il vescovo Luigi predicava senza avere un testo preparato. È probabile che vi siano altri testi di omelie e messaggi in documenti non ancora accessibili. Era abitudine del vescovo cappuccino prepararsi bene prima di predicare. Le omelie che sono contenute in questo libro ne sono una testimonianza».
Mons. Luigi Padovese è stato Vicario apostolico dell’Anatolia. Frate minore cappuccino, divenne sacerdote nel 1973. Per anni fu docente presso la Pontificia Università Antonianum di Roma. Fu nominato vescovo nel 2004 e partì per Iskenderun, l’antica Alessandretta, con il compito di guidare le comunità cattoliche della Turchia orientale. Figura di grande spessore intellettuale e uomo di dialogo, intrattenne ottimi rapporti con le autorità musulmane della regione. Aggiunge mons. Martinelli: «Ci troviamo di fronte a una pluralità di generi letterari in cui si esprime la capacità di mons. Padovese di essere sia pastore semplice che dottore erudito; di trasmettere verità profonde sulla vita di Dio e sulla esperienza cristiana in modo comunicativo ed efficace. L’Autore mostra di saper essere al contempo semplice e profondo, adattando il suo linguaggio ai fedeli e alla loro situazione concreta».
Nelle omelie delle grandi festività cristiane, mons. Padovese si rivolgeva con affabilità anche ai musulmani che assistevano all’azione liturgica, cercando al contempo di valorizzare la sensibilità musulmana di fronte alla figura di Gesù e di spiegare quale sia la visione propria della fede cristiana. Particolarmente intense e significative risultano essere le omelie pronunciate in occasione dell’omicidio di don Andrea Santoro, il sacerdote romano fidei donum, ucciso il 5 febbraio 2006 a Trebisonda (Turchia) mentre stava pregando in chiesa, e negli anniversari successivi, dove insieme alla chiarezza della denuncia si trovano sempre parole di pace e di riconciliazione.
«Le omelie e gli scritti pastorali contenuti in questa raccolta – scrive il cardinale Scola nella prefazione – ci permettono di cogliere in sintesi questa singolare figura di teologo sapiente, esperto dei Padri della Chiesa e delle origini cristiane, e di pastore appassionato e sollecito nella cura pastorale del suo gregge, chiamato a svolgere il suo ministero nella terra che ha dato i natali a san Paolo e dove per la prima volta, come ci ricordano gli Atti degli apostoli, i credenti furono chiamati “cristiani”».
L’Autore
Luigi Padovese (1947-2010) è stato Vicario apostolico dell’Anatolia. Frate minore cappuccino, nel 1973 fu ordinato sacerdote. Per anni fu docente presso la Pontificia Università Antonianum di
Roma e direttore del suo Istituto di Spiritualità. Nominato vescovo nel 2004, lo stesso anno assunse l’incarico di Vicario apostolico dell’Anatolia (Turchia). Figura di grande spessore intellettuale e uomo di dialogo, intrattenne ottimi rapporti con le autorità musulmane della regione. Il 3 giugno 2010 fu ucciso a Iskenderun dal proprio autista.