Il “Viaggio in Sicilia” di Goethe rivisto in chiave moderna da Antonello Di Carlo
Tra il 1786 e il 1787, lo scrittore, poeta e drammaturgo tedesco Johann Wolfgang von Goethe intraprese un viaggio in Italia che lo portò a fare tappa in Sicilia. Il 2 aprile del 1787 fece tappa a Palermo e descrisse il momento dell’arrivo con queste parole: “Finalmente dopo molti sforzi, siamo arrivati circa le tre del pomeriggio nel porto, dove ci si offrì una vista piacevolissima, e trovandomi pienamente ristabilito, ho potuto goderla a mio bello agio. La città giace in pianura, ai piedi di un monte, volta verso il mare a tramontana, ed era oggi illuminata da un sole limpidissimo; scorgevamo il profilo di tutti gli edifici, illuminati dal riflesso di quello”. Antonello Di Carlo è anche l’autore di “Ode alle Madonie”.
L’autore
Oggi a distanza di quasi 2 secoli, diversi scrittori e appassionati si ispirano a Goethe, è il caso di Antonello Di Carlo. Nato a Palermo il 26 maggio del 1974, trascorre la sua giovinezza in parte a Sclafani Bagni e Montemaggiore Belsito. Figlio di una insegnante di lettere e di un ex dipendente postale, ha frequentato il Liceo Classico Gregorio Ugdulena di Termini Imerese dove si è diplomato. Dopo le scuole però nel 2000 si trasferisce a Reggio Emilia e nel frattempo a Modena ha conseguito la Laurea in Giurisprudenza e il biennio di specializzazione post-laurea presso la Scuola di Specializzazione in pratiche legali. Diventato un consulente aziendale, da qualche tempo ha scoperto una passione, quella per la poesia e la scrittura anche se da sempre è stato appassionato di storia e filosofia.
Il libro
Di Carlo, nel scrivere la sua opera, si immedesima nei panni di Goethe e lo fa perché secondo quanto riportato nel prologo del libro quest’ultimo: “rappresenta l’omaggio alla mia Terra Natia e l’esortazione ai miei conterranei affinché possano farla tornare a brillare con la stessa intensità con cui ha brillato per millenni, ma soprattutto affinché non dimentichino mai che la Nostra Terra “…è la chiave di tutto”. All’interno del testo, l’autore vuole dare un focus sul tema dell’avventura poiché: “Vivere un’avventura è un’esperienza e un desiderio che accomuna tanti di noi” e quindi: “L’elemento avventuroso crea eccitazione psicologica e fisiologica che ha una valenza negativa, quando è presente la componente paura, o positiva, quando è presente la componente agonistica”. L’intento dell’autore è dunque quello di: “coinvolgere empiricamente i lettori per far loro vivere il Tour, respirandone i profumi, le fragranze, i suoni, la musica, lo stupore e le sensazioni, così come fosse un viaggio intrapreso e vissuto da ognuno di noi”.
L’intervista audio