La lingua dei segni sul palco dell Ariston a Sanremo
Il festival di Sanremo 2020 sarà interamente trasmesso in diretta anche nella lingua dei segni. Tutto grazie alla presenza di ben 15 intepreti LIS.
Il team di Sanremo accessibile vedrà protagonisti tre ragazzi sordi, dodici udenti, una coreografa, la direttrice artistica Laura Santarelli e la capo accessibilità Rai Maria Chiara Andriello.
Un servizio davvero inclusivo e innovativo che darà modo di conoscere il mondo dei sordi, la loro cultura e il grande lavoro degli interpreti di lingua dei segni.
Le Vibrazioni con l’interprete e performer di musica in lingua dei segni (LIS) italiana Mauro Iandolo, di Nettuno. Il ragazzo è figlio udente di genitori non udenti, fin da piccolo ha scoperto la vocazione di tradurre la musica cercando di spiegarla alla sua famiglia. Grazie alla sua capacità di “cantare con i segni”, testimonia la proprietà della musica di essere universale.
Il Festival di Sanremo, con i suoi milioni di ascoltatori, sembra l’occasione perfetta per ampliare la conoscenza di questo linguaggio e contribuire a rimuovere questa barriera.
“Quando le Vibrazioni mi hanno fatto la proposta – ha raccontato all’AGI – ed è stata una bella proposta, ho chiesto di avere la possibilità di lavorare sul brano. Non dimentichiamo che le canzoni sono ricche di metafore e vanno sciolte per la categoria dei non udenti. Appena mi sono messo al lavoro sul brano è nata subito questa sintonia. È nata da sola, sembrava un brano scritto per me…”.
Mauro spiega che il brano è interpretato in LIS sia a livello di parole che emotivo, ovvero con le espressioni del viso, così che il telespettatore coinvolto comprenda ancor più il testo in gara.
Per le Vibrazioni in questo Festival di Sanremo è già una vittoria una sensibilità che ci auguriamo, diventi qualcosa di definito, la normalità.