Pollo. Gusto e salute a tavola

Quanto ne sappiamo di una delle carni bianche più utilizzate e più versatili in cucina? Iniziamo col dire che piace a tutti, soprattutto ai più piccoli. Quante volte vi sarete ritrovati in un ristorante e vi avranno proposto per i vostri bambini la classica cotoletta con patatine? E poi come non rinunciare ai pezzetti di pollo nella coloratissima insalatona, tanto amata da chi segue diete ipocaloriche!  Infine, alzi la mano chi riesce a resistere al profumo invitante del pollo arrosto con ciuffetti di rosmarino appena sfornato. Ma il pollo fa davvero bene? Come sceglierlo ed utilizzarlo in cucina? Ecco alcuni consigli.

Come scegliere il pollo

Scegliete polli possibilmente provenienti da allevamenti a terra, allevati con mangimi 100% vegetali e senza l’uso di antibiotici: le carni degli animali allevati all’aria aperta, liberi di muoversi, sono più consistenti e saporite, un po’ più dure al palato ma ciò testimonia proprio che sono stati allevati fuori – suggerisce Gianni Giardina, presidente dell’associazione provinciale macellai di Agrigento Altra cosa importante è l’etichetta che va sempre letta: comprate polli che abbiano superato almeno gli 80 giorni di vita, state attenti alla provenienza e a cosa hanno mangiato”.

Gianni Giardina

Accortezze in cucina

Fondamentale è evitare di lasciare il pollo a temperatura ambiente perché è un alimento che può contenere microrganismi – precisa il macellaio di Canicattì, Gianni Giardina esso va conservato ben protetto in frigorifero. Ricordiamoci che non va mai lavato prima dell’uso, un errore che in tanti fanno. Lo si faceva in passato con i polli caserecci perché venivano prima spiumati e dopo passati velocemente su una fonte calda che ne bruciava la peluria, per cui il pollo andava necessariamente lavato per eliminare eventuali residui di peluria bruciacchiata. Oggi non ha più senso farlo ed inoltre va detto che il lavaggio della carne non solo non elimina i batteri ma li diffonde sul piano di lavoro della cucina. Meglio invece lavarsi le mani con il sapone prima di maneggiare la carne. Inoltre, va ricordato che il pollo, a differenza di altre carni, non prevede la modalità di cottura al sangue: va sempre ben cotto”.

Salute in tavola

La carne bianca, il pollo in particolare, è una carne ricca di proteine ad elevato valore biologico e di aminoacidi – afferma la dott.ssa Egidia Carnemolla, biologa nutrizionista Presenta vitamine del gruppo B in particolare niacina (B3), un basso contenuto di grassi, rappresentati soprattutto da acidi grassi polinsaturi che fanno bene al nostro cuore, ed un basso contenuto in colesterolo. Secondo la dieta mediterranea il pollo, o carne bianca, si può consumare da 1 a 4 porzioni a settimana (100/150gr a porzione). È una carne adatta a tutti perché avendo meno tessuto connettivo è più facilmente masticabile e digeribile”.

Come cucinare il pollo

Molto versatile in cucina, si presta a diversi modi di cottura, sicuramente in padella, a vapore, bollito. Sicuramente una carne che richiede accorgimenti nella sua conservazione, preparazione e cottura – prosegue la biologa nutrizionista – Ricordiamoci che il pollo va cucinato sempre con spezie varie e verdure per avere la presenza di fibre, di vitamine, di antiossidanti. Ottimo il pollo al curry con presenza di verdure: zucchine, peperoni, melanzane, aggiungendole alla fine per evitare di perdere i nutrienti contenuti nelle verdure. Quindi via libera alle spezie: curcuma e pepe nero, cannella, zafferano, noce moscata. Utilizzate anche le erbe aromatiche: origano, rosmarino, maggiorana, alloro. Ottimo in insalata facendolo bollire con verdure varie e condito con olio, limone e menta a pezzetti. Insomma una carne da utilizzare in mille modi adatta ai piccoli, agli adulti e agli anziani”.

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