Comunicare i Beni Culturali, Architettonici e le Tradizioni Religiose di Sicilia

Foto: Michelangelo Nasca

Quattro crediti concessi dall’Odg Sicilia ai giornalisti partecipanti all’evento formativo dal titolo “Comunicare i Beni Culturali, Architettonici, le Tradizioni Religiose e Popolari di Sicilia”, che si svolgerà martedì 26 novembre 2019, dalle ore 9.30 alle 13.30, nell’Oratorio di Sant’Elena e Costantino di Piazza della Vittoria, sede della Fondazione Federico II di Palermo,

L’evento è stato organizzato dall’Ucsi Sicilia, in sinergia con la Fondazione Federico II di Palermo, con il contributo della la SIPBC Società Italiana per la protezione dei Beni Culturali e del Liceo Artistico “Vincenzo Ragusa – Otama  Kiyohara”.  L’Ordine dei Giornalisti di Sicilia ha concesso 4 crediti formativi, ai giornalisti che parteciperanno all’evento.

Dopo l’introduzione della dott.ssa Patrizia Monterosso Direttore della Fondazione Federico II, i saluti istituzionali del Presidente dell’Ordine dei Giornalisti Giulio Francese, Presidente dell’Ucsi Palermo prof. Michelangelo Nasca, Direttore Ufficio BB. CC. presso l’Arcidiocesi di Palermo don Giuseppe Bucaro e della Preside  dell’Istituto d’Arte “Ragusa – Otama” prof.ssa Giuseppina Attinasi. L’evento formativo sarà moderato da Domenico Interdonato Presidente dell’Ucsi Sicilia, mentre la segreteria organizzativa sarà curata dalla Fondazione Federico II e dall’Ucsi Sicilia.

Seguiranno gli interventi di: Arch. Stefano Biondo, Direttore Centro per la Progettazione e il Restauro della Regione Sicilia “Progettazione Restauri, mostre e gestione di eventi culturali”; Dott.ssa Tommasa Siragusa, giornalista Direttrice della Biblioteca Regionale Universitaria di Messina  – “Il Bene Culturale, inquadramento giuridico, carattere identitario, tutela e valorizzazione”; Arch. Nino Principato, storico dell’arte – “I Beni Architettonici di Sicilia e l’arte di farli conoscere” e del Dott. Alfonso Lo Cascio, giornalista Presidente regionale BCsicilia – “L’isola dei Tesori. Comunicare i Beni Culturali in terra di Sicilia”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *