“Riflessi” in scena a Palermo
La compagnia L.A dramawrt con lo spettacolo teatrale “Riflessi” sarà in scena al Teatro Garibaldi, 18/ 19 ottobre, ore 21, via Teatro Garibaldi. E al Ballarò buskers festival di Palermo il 20 ottobre, ore 19.30( spettacolo corto), piazzetta Schiera.
Lo spettacolo e’ stato presentato all’Off Fringe Festival di Milano e All’Ortyx drama festival a Siracusa dove ha riscosso grande successo sopratutto tra i giovani.
La drammaturgia e la regia sono di Salvatore Ventura, con Alice Isabella Sciortino, L.A. Roberto Mulia, Z. Gabriella Zito. Il gruppo, diplomato a luglio all’Accademia Nazionale del Dramma Antico di Siracusa, è alla sua seconda produzione
La trama oscilla tra sogno e realtà e parla del mistero di una donna e di suo marito entrambi avvocati. La coppia ripercorre la loro vita di coppia in un dialogo serrato d’immagini e ricordi che appaiono confusi . In questa nebbia apparente Alice, la moglie , si ritrova a dialogare con un personaggio misterioso che scopriremo essere un psicoterapeuta amica di infanzia del marito.
Abbiamo incontrato, durante le prove il regista di “Riflessi“ Salvatore Ventura, a seguire un interessante intervista :
Come definireste il vostro teatro?
“Siamo giovani ancora abbiamo tanto da imparare, ma abbiamo avuto la fortuna di frequentare un’accademia che ci ha permesso d’incontrare tantissimi insegnati preparati con visioni differenti di fare teatro, ad oggi siamo una commistione di molti elementi. Come comune denominatore , ciò che ci contraddistingue è cioè la passione per la recitazione. In particolare abbiamo lavorato tantissimo sul gesto, cosa passa allo spettatore. Rimanendo ben saldi sulla via che avevamo deciso di percorrere ci siamo soffermati sullo slam poetry, una tecnica di scrittura nata negli anni ottanta che da un po di anni a questa parte si sta sviluppando anche in Italia. Un modo particolare di accostarsi alla poesia e ai suoi versi, per portarla dove prima non c’era, per ridiscutere il coinvolgimento del pubblico, per ripensare il rapporto tra scrittura e performance dal vivo“.
Quali sono le possibilità che il teatro possiede e lo fa diventare un arte fondamentale?
“Il teatro è il luogo delle mille possibilità, a nostro parere troviamo che sia giusto puntare sulla cultura sotto ogni prospettiva. Il teatro è un arte fondamentale al pari delle altre, ci sono momenti in cui passa in secondo piano, ma ciclicamente ritorna più forte di prima, o semplicemente con energie diverse. Le generazioni cambiano e lui cambia insieme a loro, è un arte figlia del tempo in cui viviamo. Si può dire che nasce e muore ogni giorno”.
Quali sono le principali difficoltà che si incontrano con il lavoro teatrale?
Dipende, ce ne sono tante, spesso si superano solo grazie alla passione, capitano periodi in cui non si lavora per mesi, altri in cui si è pieni di cose da fare. Si potrebbe fare un compendio sulle difficoltà che s’incontrano, fortunatamente si può fare altrettanto sulle cose che spingono a farlo.
Qual è la particolarità e lo stile del vostro spettacolo?
Come avevamo detto precedentemente, la particolarità è nella drammaturgia, basata sullo slam poetry, ci sono tre monologhi cardine in punti ben definiti del testo, che si snoda tra onirico e reale. Tutto avviene nella testa di Alice, interpretata da Isabella Sciortino, che fa strani sogni. Suo marito L.A (Roberto Mulia) e Z, una figura misteriosa, snoderanno la drammaturgia fino al finale.
Quali sono state le reazioni del pubblico?
L’abbiamo già replicato due volte a settembre, a Milano in occasione del Frigeoff milano festival, in forma di corto, ed è andata molto bene, poi a Siracusa il 9 ottobre in occasione dell’ortyx drama festival, questa volta in vesione integrale, ed anche lì al pubblico ha gradito. I commenti sono stati positivi e ci fa molto piacere che sia un testo che divide. In molti hanno commentato prospettive diverse, con feedback differenti, segno che non annoia anche se il linguaggio che utilizziamo originariamente non si presta al teatro.
Come fa un regista a trovare l’ispirazione?
Personalmente quando mi sono trovato a dirigerli per la prima volta, avevo già un idea iniziale, che poi si è modellata in base alle proposte che arrivavano dagli attori, è stato un percorso divertente e stimolante sotto molti punti di vista . A volte dall’errore possono nascere delle cose migliori rispetto a quello che ci si era prefissati. Credo sia positivo rimanere aperti a tutte le possibilità senza strutture predefinite.
Alla fine di ogni opera cosa provate?
è quello che ci piace fare, con la voglia fare sempre meglio, le sensazioni sono sempre diverse e non vediamo l’ora di vedere cosa accadrà a Palermo il 18 e 19 ottobre al teatro Garibaldi.
Ingresso con prenotazione obbligatoria. Info: 3883694983 e 3275439573