Papa Francesco introduce nel calendario liturgico la Domenica della Parola di Dio
Con un’apposita Lettera Apostolica in forma di Motu proprio, “Aperuit illis”, Papa Francesco stabilisce «che la III Domenica del Tempo Ordinario sia dedicata alla celebrazione, riflessione e divulgazione della Parola di Dio». Si chiamerà Domenica della Parola di Dio, e verrà celebrata in tutte le comunità ecclesiali con particolare solennità. Tra le varie opportunità il Pontefice auspica che si possa «intronizzare il testo sacro, così da rendere evidente all’assemblea il valore normativo che la Parola di Dio possiede», invitando i Vescovi a celebrare in tale occasione «il rito del Lettorato o affidare un ministero simile, per richiamare l’importanza della proclamazione della Parola di Dio nella liturgia». Anche i parroci – si legge nel testo del Motu proprio – «potranno trovare le forme per la consegna della Bibbia, o di un suo libro, a tutta l’assemblea in modo da far emergere l’importanza di continuare nella vita quotidiana la lettura, l’approfondimento e la preghiera con la Sacra Scrittura, con un particolare riferimento alla lectio divina».
Già a conclusione del Giubileo straordinario della misericordia Papa Francesco aveva chiesto che si pensasse a «una domenica dedicata interamente alla Parola di Dio, per comprendere l’inesauribile ricchezza che proviene da quel dialogo costante di Dio con il suo popolo» (Lett. ap. Misericordia et misera, 7), e dedicare così una domenica dell’Anno liturgico alla Parola di Dio per far rivivere alla Chiesa «il gesto del Risorto che apre anche per noi il tesoro della sua Parola».
Il Papa invita anche i presbiteri a curare con attenzione la preparazione dell’omelia, evitando il rischio dell’improvvisazione o dell’annuncio di temi “estranei” alla comprensione del testo sacro. «A noi predicatori – precisa il Pontefice – è richiesto, piuttosto, l’impegno a non dilungarci oltre misura con omelie saccenti o argomenti estranei. Quando ci si ferma a meditare e pregare sul testo sacro, allora si è capaci di parlare con il cuore per raggiungere il cuore delle persone che ascoltano, così da esprimere l’essenziale che viene colto e che produce frutto».
Le parole del Papa a tal proposito risultano provvidenziali, visto il cicaleccio – spesso inopportuno – di alcuni commentatori che usano la Parola di Dio, con forzature spesso grossolane, per affermare i propri convincimenti! Solo la Parola di Dio salva; Essa, inoltre, è capace di operare nell’uomo una efficace conversione del cuore. «Chi si nutre ogni giorno della Parola di Dio – precisa giustamente Papa Francesco – si fa, come Gesù, contemporaneo delle persone che incontra; non è tentato di cadere in nostalgie sterili per il passato, né in utopie disincarnate verso il futuro».
Immagine: interris.it